sabato 11 febbraio 2012

L'hosting di domani è cloud

Sulla "nuvola" le migliori soluzioni per tutti i clienti.

Qual è il futuro dell'hosting professionale? Gli esperti, oggi, sembrano non avere più dubbi: i server cloud. Andiamo con ordine. Questo nuovo approccio è un'evoluzione del già noto shared hosting, un ambiente che mette in condivisione un numero limitato di risorse (tipicamente lo spazio su disco) per ospitare un sito o una nuova serie di siti. Con l'hosting cloud vero e proprio, infatti, anche la CPU e la RAM sono messe a disposizione di tutto il gruppo di macchine, o cluster. In questo modo si crea quasi un "super-cervello" di calcolo per gli utenti. Quali sono i vantaggi? Per cominciare c'è l'assoluta scalabilità del sistema. In altre parole, le risorse di cui un determinato sito ha bisogno sono gestite in condivisione, e quindi con l'aumento del traffico si possono richiedere, da parte del cliente, maggiori disponibilità senza farraginose procedure di upgrade, spesso lente, onerose in termini economici e purtroppo destinate a causare un lungo tempo di downtime del proprio sito.

Massima elasticità

Tutto questo naturalmente consente un'elasticità senza pari nella gestione del cluster e delle sue risorse. Non si vede più considerare la singola macchina come un server dedicato a uno o a più siti specifici, ma la componente paritaria di un'entità più complessa, virtualizzata e condivisa, la "nuvola" dove vengono elaborate le operazioni di calcolo e archiviati i dati. Un simile approccio rappresenta un grande risparmio sia per la società di hosting che per il cliente, non più costretto a scelte troppo vincolanti quando ancora l'entità del traffico generato dal proprio business online non è ben definito.

Contro tutti gli attacchi

Inoltre, i cloud server all'interno di un cluster sono ridondati e operano perciò in failover: se anche uno si dovesse guastare, immediatamente i "compagni di squadra" comincerebbero a farne le veci, sostituendolo e dedicando le proprie risorse di calcolo o di storage per completare le elaborazioni in corso sulla macchina che ha avuto l'incidente. In ogni caso, comunque, i cluster sono solitamente ospitati in datacenter di assoluta sicurezza, garantiti sia contro i possibili inconvenienti hardware che gli attacchi informatici, in modo da ridurre al minimo la necessità di una triste pagina "manutenzione in corso" su un sito ospitato.

Informazioni sull'Autore

Paolo Cantagalli

Fonte: Article-Marketing.it

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